È possibile fare innovazione in un ambiente dove la tradizione è la base di tutto?
Io credo di sì.

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Lo pensavo già quando, da ragazzino, accompagnavo mio papà nel suo lavoro, seguendolo per la provincia a riparare tavoli da biliardo classici nei bar e nei luoghi di ritrovo.

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Del resto, mio nonno aveva fondato l’azienda negli anni Cinquanta compiendo una scelta coraggiosa: aveva lasciato il negozio di alimentari per dedicarsi alla costruzione e riparazione di tavoli da gioco, soprattutto biliardi.

Una decisione visionaria, per l’epoca.

Eppure, quella spinta all’innovazione sembrava essersi spenta con lui. Forse è anche per questo che, per molto tempo, non mi sono sentito davvero parte dell’azienda di famiglia.

Dei cinque fratelli, solo mio padre aveva voglia di provare qualcosa di nuovo. In generale, l’azienda preferiva continuare a fare ciò che aveva sempre fatto, anche se il mondo intorno stava cambiando — e non era più possibile ignorarlo.

Così io restavo ai margini: aiutavo, imparavo, ma dentro di me cresceva il desiderio di qualcosa di “nuovo e diverso”. Anche se ancora non sapevo come.

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Poi arrivò la pandemia.
Chissà cosa avrebbe pensato il nonno di quello scossone tremendo al “si è sempre fatto così”.
Chissà quali idee avrebbe sperimentato.

A volte i cambiamenti più grandi arrivano in punta di piedi: credi di fare una cosa, e solo dopo ti accorgi che in realtà stai costruendo qualcosa di completamente nuovo.

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All’epoca pensai: se non possiamo più andare in giro a vendere i nostri biliardi, facciamolo dal web. Non c’era alternativa.
Forse un’alternativa c’era, ma il mio desiderio di cambiamento, rimasto sopito per anni, vide finalmente la sua occasione — e non la lasciò scappare.

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Creai un e-commerce per vendere online i prodotti dell’azienda di famiglia, gestito interamente da me. Questo mi permise di sperimentare liberamente, osservare, capire.
E pian piano notai qualcosa: alcuni prodotti funzionavano molto meglio di altri. Erano quelli “diversi”, che univano tradizione e innovazione.

Tra questi, uno in particolare mi colpì: il tavolo da biliardo che si trasforma in tavolo da pranzo.

Mi appassionai subito all’idea.
Immagina poter avere un biliardo anche in una casa dove non si può dedicare una stanza intera al gioco. Immagina riunirsi attorno al tavolo non solo per giocare, ma anche per pranzare, per condividere momenti, per usarlo ogni giorno.

Immagina un oggetto bello non solo perché rispetta la tradizione, ma perché la reinterpreta in chiave moderna: un elemento di design, capace di valorizzare la casa anche quando non è in uso.

Quell’idea non mi lasciava più in pace.
In azienda, però, non tutti la vedevano allo stesso modo: troppo strana, troppo diversa, troppo di nicchia.

Io pensavo invece che fosse giusta. Preferivo fare una cosa sola, ma al meglio, piuttosto che un po’ di tutto in modo adeguato.
Volevo investire energie, idee e aspirazioni in qualcosa in cui credessi davvero.

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Solo mio padre e mio fratello mi capirono.
Gli altri dicevano: “È troppo rischioso. Se vuoi farlo, fallo da solo.”
E così feci.
Un salto nel buio, sì. Ma era la strada giusta.

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Ho fondato la mia azienda, seguito da mio padre e da mio fratello:
un’azienda che produce solo tavoli da biliardo trasformabili in tavoli da pranzo — oggetti innovativi nell’idea, nel design e nella realizzazione.

Un’impresa che affonda le radici nella tradizione e nell’esperienza artigianale di mio padre, ma che guarda con decisione al futuro.

Sperimentare è il nostro credo, che si tratti di un nuovo design o di una nuova tecnologia.

Guardare al futuro è la nostra stella polare, sia nel nostro impegno verso una produzione a impatto zero, sia nel modo in cui diamo agli amanti del biliardo l’opportunità di vivere la loro passione in modo nuovo.

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Oggi Biliarditaly è un’azienda solida e in crescita, ma non si adagia.
Continuiamo a cercare nuove strade: nella produzione, nella comunicazione, nell’ottimizzazione delle risorse.

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Forse anche tu sei una persona che guarda al futuro e non teme di sperimentare nuove soluzioni.
Se è così, sono felice che tu ci abbia trovati nel vasto mare del web.

Dai un’occhiata al nostro catalogo — o meglio ancora, contattaci:
magari stiamo già lavorando proprio alla soluzione perfetta per te.